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Il viandante di Jane Harvey-Berrick

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Il viandante è stata una riscoperta, non leggevo romance da un po’, avevo voglia di qualcosa di coinvolgente e la copertina di questo libro mi ha fulminata!

Aimee e Kes non sono i soliti protagonisti, niente liceo, niente ragazza nuova e niente vampiri!

Kes è un bambino che vive nel circo insieme a suo nonno, ed Aimee è una semplice bambina che il giorno del suo compleanno, con molta riluttanza da parte del padre, riceve in regalo un biglietto per il circo che è appena approdato nella sua città. I due bambini si incontrano e dal primo momento, diventano amici.

Aimee è affascinata dal mondo del circo, molto diverso dal paese in cui vive.

Kes, invece, ha un fratello troppo grande per stare con lui e non ha un amico con cui condividere le meraviglie del circo. Con Aimee è diverso, lei è così contenta di stare fra i tendoni che Kes non può fare a meno di portarla in giro a scoprire tutte le cose belle che il circo nasconde.

I due bambini, però, non possono vivere vicini, Kes è sempre in viaggio e Aimee deve andare a scuola, ma ogni anno il circo ritorna e si ferma per due settimane. Due settimane intense per Aimee che non vede l’ora di rivedere Kes.

L’amicizia tramuta con gli anni, diventa amore. Un innamoremento lento, che la distanza può rafforzare o demolire.

Fa da sfondo a questa storia, un tema importante, affrontato solo ai margini, ma che dovrebbe far riflettere.

I circensi, sono dei nomadi e sono visti, purtroppo, come nullafacenti. Fra le righe del libro traspare la difficoltà di queste persone ad inserirsi nella comunità, per quanto ci provino.

Quando il circo arriva e si ferma in un posto, tutti coloro che ci lavorano fanno fatica persino ad andare al supermercato per fare la spesa, perché tutti li guardano dall’alto in basso come se stessero facendo del male a qualcuno. Purtroppo le persone si sentono sempre un gradino più in alto di altre. Non riusciamo a metterci nei panni degli altri e a vedere una passione come un modo per guardagnarsi da vivere.

Le persone che decidono di vivere in un circo piuttosto che in un ufficio, lo fanno perché hanno un dono e, invece di soffocarlo con una cravatta, decidono di seguirlo. 

Un altro tema affrontato in questo libro è la dislessia, uno di quei disturbi che spesso viene trascurato, come se fosse impossibile guarire. Aimee dopo aver conosciuto Kes, e notato le sue difficoltà a leggere e a scrivere, inzia ad informarsi su questo disturbo ed ogni estate prova ad aiutare Kes ad affrontare il suo analfabetismo.


La fine di questo libro ci lascia con una grossa domanda aperta sul futuro della storia fra Kes e Aimee. La ragazza, ormai adulta, dovrà scegliere fra il suo lavoro e l’amore per Kes. Ma non sarà così facile scegliere.

Per concludere, ho adorato questo libro. La scrittura è scorrevole e incalzante, una volta iniziato non riuscirete a togliere gli occhi dalle pagine.
In questi giorni è uscito il secondo ed ultimo capitolo che mi sono subito catapultata ad acquistare. Assolutamente consigliato!

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