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L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso – Recensione

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Non sono molti i libri che riescono da subito ad attirare la mia attenzione, ma la storia di Alice Basso ci è riuscita in pieno! Sia il titolo che la copertina sembravano preannunciare qualcosa di buono, non sono mai riuscita a comprarlo perché nonostante tutto non era salito abbastanza nella mia Wish List, però quando l’ho visto di sfuggita in biblioteca non ho resistito.1931907_10207426606897409_127586657_n

«Alice Basso debutta con una trama poliedrica e convincente senza perdere mai di vista l’amore per i libri.»
Donna Moderna

Chi è Vani? E’ una donna piccolina e minuta che ha il compito di nascondersi e diventare invisibile agli occhi indiscreti dei colleghi! Lavora in una casa editrice, ma il suo compito non è del tutto canonico, anzi, è una GHOSTWRITER. In teoria è una redattrice capace di scrivere un libro senza poi firmarlo, lei riesce ad entrare nella mente delle persone e percepire cosa vorrebbero scrivere. Non so se esiste veramente una figura simile, ma serve quando uno scrittore di una certa fama non riesce a trovare il tempo per scrivere il seguito del suo libro.

Vani ha scritto diversi libri per la sua casa editrice, ma il suo contratto non le permette di emergere come autrice, quindi, rimane all’oscuro di tutto e di tutti. Spesso non ha contatti diretti nemmeno con gli autori.

Alice nella storia riprende diversi particolari dei libri contemporanei. Ci sono riferimenti alla smaterializzazione di Harry Potter, e anche Riccardo che si preoccupa dell’alimentazione di Vani, mi ha ricordato Christian Grey e la sua ossessione per Anastasia.

maxresdefaultVani è una ragazza introversa, non ha molti amici e nemmeno molte storie d’amore, con la sua capacità intimorisce tutti quelli che la circondano. Per la sua famiglia non è mai stata abbastanza, hanno sempre preferito la sorella, bionda e angelica a lei, che vestiva di nero e leggeva libri.

Riesco ad immedesimarmi facilmente nel personaggio di Vani, mentre si muove nella città, mentre si trova nell’autobus e osserva la gente intorno a lei. Capita spesso anche a me! E’ strano osservare il mondo dall’esterno, come se fossimo tante pedine che si muovono in modo casuale.

Credo che non potrei mai fare il lavoro di Vani, non riesco ad essere un’attrice nella scrittura, fatico a descrivere qualcuno di immaginario che non abbia le mie caratteristiche. Ma è affascinante il modo in cui lei riesce a pensare come un’altra persona. E’ ammirevole!

Adoro le citazioni il latino, e nel libro potete incontrarne qualcuna. Lo stile di Alice è incalzante, scorrevole e chiaro, non riesci a smettere di leggerla. Non è il romanzo del secolo, ma credo che sia originale e intrigante. La protagonista è un vulcano di emozioni e ti trascina involontariamente, subisce delle sconfitte, ma non si demoralizza, si arma di coraggio e ricomincia più carica di prima!

«Si fa leggere d’un fiato la Basso. Sa farci sorridere e parteggiare per la protagonista. Scrive con stile leggero. Non le chiediamo nulla di più se non di prepararci la prossima avventura di Vani.»
Sette

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