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La biblioteca invisibile di Genevieve Cogman – Recensione

La biblioteca invisibile di Genevieve Cogman
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Come molte sue coetanee, Irene è una ragazza sveglia e piena di vita, eppure c’è qualcosa che la rende davvero speciale: lavora come spia per conto di una società segreta – la Biblioteca Invisibile – e viaggia attraverso dimensioni alternative per recuperare libri oscuri e misteriosi, sconosciuti ai più. Ad affiancarla c’è il suo enigmatico assistente, il bel Kai, con il quale viene spedita in una Londra vittoriana per rintracciare un volume molto pericoloso. Irene sa che gli agenti della Biblioteca Invisibile devono essere pronti a tutto, compreso rubare i libri se necessario, ma a volte le missioni comportano pericoli imprevisti. Sulle sponde del Tamigi regna il caos, la città è avvolta dalla magia e abitata da strane creature sovrannaturali. Per di più, qualcun altro ha già messo le mani sul libro che Irene e Kai stanno cercando e ha eliminato chi lo custodiva. Per ritrovarlo, le nostre spie dovranno affrontare ladri, assassini, affiliati a società segrete, lupi mannari e giganteschi alligatori meccanici…
  • Editore: Fanucci Editore
  • Pagine: 312
  • Prezzo: €14,90 (Cartaceo)
  • Uscita: 2 Aprile 2015
“Vogliamo i libri. Amiamo i libri. Viviamo con i libri”

Da accanita lettrice sono rimasta subito colpita da questo libro, non solo dal titolo accattivante e dalla cover stupenda, ma soprattutto dall’ambientazione della storia: la Biblioteca.

Immaginate un posto costruito fuori del tempo e dello spazio, nella biblioteca il tempo non scorre nel modo usuale, le lancette sono completamente ferme, e chi si trova all’interno potrebbe rimanere della stessa età per sempre. E’ invisibile, non ha una precisa collocazione fisica ma, attraverso i corridoi labirintici e pieni di libri è possibile raggiungere delle realtà alternative.

La biblioteca, infatti, si trova al centro di diversi mondi, ognuno dei quali ha diverse particolarità in base al periodo storico o in base alla magia che viene utilizzata, possono viverci draghi, fae, vampiri e licantropi, di solito non tutti insieme! Inoltre, ogni mondo alternativo potrebbe essere specializzato in strane tecnologie e robot meccanici.

Irene che lavora per la biblioteca, sa già tutto questo, ha studiato ed ha imparato tutto quello che c’è da sapere sui mondi. Lei è ancora una novellina sul campo, ma è già stata inviata in passato in alcuni di questi mondi per portare a termine le missioni assegnatele.

“Tutti noi siamo vincolati alla Biblioteca, siamo persona che hanno scelto questa vita perché amano i libri.”

Ma, in cosa consistono queste missioni? La biblioteca è alla ricerca di libri perduti nel mondo, che per qualche motivo contengono informazioni molto importanti per la biblioteca. Irene, come gli altri bibliotecari, viene inviata per recuperarli, ma non sempre le sue missioni sono semplici. Spesso, deve scontrarsi con uomini di potere o con la politica di quel mondo per riuscire ad appropriarsi di libri molto protetti.

Niente di tutto questo è semplice se considerate un accompagnatore alle prime armi, una collega che prova a metterti i bastoni fra le ruote e un signore molto simpatico e intelligente che finisce per farti rivelare ogni tuo segreto! Irene, insieme al suo assistente Kai, si reca in una Londra alternativa, alla ricerca di una particolare edizione delle fiabe dei fratelli Grimm. Ma il recupero non è così semplice come si aspettavano, diverse situazioni diventano fuori controllo, sono in molti a cercare questo libro per svariati scopi e ognuno si difende con le proprie armi.

E’ molto particolare la descrizione che la Cogman fa della biblioteca e dei mondi, tutto è strutturato in modo minuzioso e la storia procede veloce, colma di intrighi, segreti e di azione. Sono rimasta molto colpita dall’uso del linguaggio, i bibliotecari conoscono il vero significato di ogni parola, sanno che il potere delle parole può essere molto più potente di ogni magia e loro sono capaci di usufruirne.

Credo che l’idea di base di questa storia sia davvero grandiosa, ma non sono riuscita completamente a farmi trasportare dalla storia o ad entrare in sintonia con Irene e mi dispiace perché è un personaggio costruito molto bene.

“Aveva domande da fare e delle risposte da trovare.”

La storia non termina con l’ultima pagina, perché la stessa Irene ci presenta che la biblioteca è più di quello che sembra. I bibliotecari non fanno più domande di quello che gli viene concesso, ma Irene è consapevole che complotti e segreti si nascondono dietro questa enorme organizzazione che detiene il diritto del sapere contenuto nei libri.

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  • Voto: 4!
  • Consigli di lettura: Per gli amanti del thriller e dell’avventura, per chi pensa che nei libri si nascondino dei segreti da custodire.
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