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Il Seggio Vacante di J.K. Rowling – Recensione

Eccomi a recensire la “Queen”! Come avrete notato sono una super fan di Harry Potter! Quindi critiche o non critiche io dovevo leggere ciò che è scaturito dalla mente della Rowling!

  • Titolo: Il seggio Vacante
  • Autore: J.K. Rowling
  • Casa Editrice: Salani Editore
Come sappiamo dal titolo, Barry ha lasciato un seggio vacante nel consiglio della cittadina di Pagford. Non so bene cosa mi aspettassi da questo libro, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’analisi a posteriori che ho potuto fare sui personaggi. Dico a posteriori, perché la storia ha la pecca di essere suddivisa in capitoli molto corti, ognuno dei quali descrive un personaggio e quello che sta facendo; purtroppo di solito questi scritti mi distraggono molto perché mi piace innamorarmi di un personaggio e mi piace che ne vengano delineate tutte le sfaccettature nel corso della storia.
Nel caso del seggio vacante, la Rowling probabilmente vuole dare un’occhiata a tutti gli abitanti di Pagford per darci un quadro generale, ma non tutti sono così interessanti a mio parere!
Abbiamo quindi Howard e Shirley, che hanno un’attività in centro, loro sono i genitori di Miles, possibile consigliere. Shirley è anche amica di Ruth, sposata con Simon e madre di Andrew, quest’ultimo è amico di Ciccio che esce con Krystal, inoltre, Andrew è innamorato di Gaia, la figlia di Kay che frequenta Gavin, insomma un gran minestrone. Tutte le vicissitudini fra gli abitanti nascono nel momento in cui bisogna decidere: Chi sostituirà Barry?
Analizzando i personaggi che ho più apprezzato, ho avuto subito una buona impressione di Barry, si capisce dal principio che probabilmente è l’unico fra tutti che avrebbe voluto fare molto per Pagford, e soprattuto per quella parte della città che si trova in pessime condizioni e che rischia sempre di più di cadere nel baratro della povertà, della droga e della prostituzione, i Fields. Naturalmente Barry cerca di proteggere gli esclusi della società dagli attacchi del consiglio che si trova all’opposizione e soprattuto prende sotto la sua ala una ragazzina, Krystal, e coinvolgendola in diverse attività prova a salvarla dal suo destino. A sostenere le sue tesi entra in campo Kay che all’inizio sembra semplicemente la nuova arrivata in città, ma che pian piano emerge all’interno della storia promuovendo i suoi sani principi.
Per concludere, mi sto un tantino dilungando, vorrei aggiungere che mi è piaciuta tantissimo l’idea di utilizzare i ragazzi della cittadina per scoprire gli scheletri nell’armadio dei consiglieri, infatti come accade realmente, spesso gli adulti perdono tempo ad azzannarsi senza controllare cosa stanno facendo i piccoli, che ne sanno una più del diavolo! Credo che proprio in questo dobbiamo riconoscere la mano della Rowling che è quasi rassicurante.
Probabilmente l’unico problema di questo libro è paragonarlo ad Harry Potter, io penso non sia proprio il caso, e che l’unico modo per apprezzarlo sia far finta che non l’abbia scritto la Rowling, poi alla fine tutto torna e forse possiamo anche riuscire a capire e ad intuire il pensiero dell’autrice mentre scriveva di Pagford!
/ 5
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