Skip to content
  • by

Il problema è che ti amo di Jennifer Armentrout

Ho deciso di leggere questo libro per due motivi, perché avevo bisogno di qualcosa di leggero e spensierato e perché avevo voglia di leggere una storia d’amore. In entrambi i casi devo dire che mi ha pienamente soddisfatta.

Circondata dall’affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile. Ma le cicatrici dell’anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare.

Ecco perché dover frequentare l’ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l’inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c’è Rider Stark, l’unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo. Il ragazzo che in più di un’occasione l’ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d’un tempo. Un eroe per di più molto affascinante.

Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?


Commento

Una storia che riesce a coinvolgere emotivamente il lettore e prende in considerazione diversi temi tutti molto attuali. Il tema principale è l’adozione. Mallory e Rider sono due orfani. Hanno vissuto fino ai 13 anni in una famiglia affidataria che, come succede spesso, prende dei ragazzi in casa solo per i soldi offerti dallo stato.

Entrambi i ragazzi in un modo o nell’altro hanno vissuto nel terrore. I genitori adottivi erano alcolizzati e qualsiasi cosa, anche un piccolo rumore, poteva provocare attimi di terrore in casa. Dopo l’adozione di Mallory nella nuova famiglia tutto cambia. La scoperta dell’amore, dell’ammirazione, trovare finalmente qualcuno che si prende cura di lei senza ricevere nulla in cambio. Qualcuno che crede in lei.

Ma quello che ci fa riflettere fra queste righe è come in un modo o nell’altro dei traumi possano cambiarci profondamente. Le persone riflettono le brutte esperienze in modo diverso. Per i due ragazzi l’amore è venuto a mancare completamente per tutta la loro infanzia. Le esperienze passate hanno reso entrambi molto insicuri delle proprie capacità. Mallory si è chiusa in se stessa e nel suo silenzio.

Ma tutti reagiscono allo stesso modo?

No, alcuni nasconodono le insicurezze e continuano a sopravvivere, altri invece li rendono più evidenti. C’è una più grande differenza però, nel primo caso, non ci si rende conto delle proprie insicurezze e del modo in cui queste riescano a pilotare le nostre vite. Nel secondo, invece, c’è la consapevolezza di se stessi e la voglia di cambiare. Perché il primo passo per guarire è essere consapevoli di quello che siamo.

E per finire Mallory, come esempio per tutti noi, si rende conto che tutti soffrono. Qualcuno ha perso una figlia, qualcun altro scopre di avere una malattina incurabile, e altri ancora non riescono a sfuggire dalle cattive scelte di vita. La morale di questa storia è che tutti quelli che incontriamo nella vostra vita affrontano dei dolori e dei problemi, ma è il modo in cui affrontiamo la vita e le avversità che ci rende diversi gli uni dagli altri.


Ritornando al libro, ho trovato la lettura molto scorrevole, per certi versi è una storia già sentita per altri, invece, l’ho trovata molto originale. Ma come al solito quello che conta non è la storia in sè, ma quello che l’autrice voleva trasmettere. Probabilmente alla fine di questa recensione, vi chiederete di cosa parla questo libro. Bè, ho capito leggendolo che non è la trama ad essere importante, è il messaggio che porta. Non voglio rivelarvi troppo, proprio perchè dovreste riflettere leggendolo e provare ad imparare qualcosa.

Buone riflessioni!

PS. Nella sinossi, Rider viene descritto come arrogante. Questa descrizione porta il lettore ad aspettarsi una delle solite storie in cui lei rappresenta la ragazza dolce e introversa e lui lo stronzo della situazione. In realtà neanche nelle primissime pagine descriverei Rider come ragazzo arrogante, anzi rappresenta un ragazzo che riesce a nascondere le emozioni che prova e che ha messo da parte il suo passato per cercare di vivere serenamente la sua nuova vita.

/ 5
Grazie per aver votato!