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Player One di Ernest Cline

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Nerd di tutto il mondo unitevi! Non dovrebbe esserci un nerd che si sia perso questa lettura, assolutamente. Sopratutto se avete vissuto la vostra adolescenza negli anni 80 ed eravate appassionati di musica, fumetti, supereroi e videogiochi questo libro fa assolutamente per voi!

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OASIS è una realtà virtuale che tutti nel 2048 conoscono. Ogni persona al mondo partecipa a questa piattaforma che altro non è che un’evoluzione di tutti i vecchi videogiochi. Siamo nel futuro, ogni giocatore ha una consolle che prevede guanti e occhiali in modo da poter essere, al meglio, immersi nella realtà del gioco. Le consolle più sofisticate hanno molti altri gadget, ma Wade che è il progagonista di questa storia, può permettersi solo la piccola consolle che le è stata consegnata a scuola.

Wade è un adolescente, lui in prima persona ci racconta del mondo nel 2048. Siamo nel futuro, un futuro non troppo brillante. Un mondo in cui la maggiorparte della popolazione è così povera da non riuscire a permettersi un pasto. Entrambi i genitori di Wade sono morti e lui è stato mandato da una zia, che ha deciso di prenderlo con se solo perché così riceverà un numero maggiore di buoni pasto.

La vita per Wave sarebbe triste se non fosse per i videogiochi e per OASIS. Ogni mattina, il ragazzo si sveglia, si catapulta fuori dalla casa  fatiscente della zia e si nasconde in una macchina abbandonata. Lì in mezzo al nulla, si collega ad OASIS. Nel gioco stesso si reca a scuola, segue le lezioni e fa i compiti per poi passare il tempo libero a combattere gli strani esseri che popolano OASIS e guadagnare dei punti.

Fra le pagine del libro quello che traspare è proprio quella sensazione di disagio di coloro che solo grazie ad una realtà virtuale riescono ad essere se stessi. Art3mis, Wade e Aech sono persone che hanno abbandonato la realtà per vivere su OASIS, perché li si sentono bene. Si sentono al sicuro e accettati da tutti.

L’ideatore del gioco, prima di morire lancia un appello. Ha nascosto delle chiavi e delle porte all’interno del gioco virtuale, chiunque riesca a trovarle tutte avrà tutto il suo patrimonio che altrimenti dopo la sua morte andrebbe perduto.

Tutti i giocatori si mettono alla ricerca delle chiavi, indovinello dopo indovinello devono riuscire ad arrivare all’apice della gara. Dovranno riuscire a destreggiarsi fra tutti i giochi preferiti dell’ideatore, ma non solo! Tutta la sua musica, i suoi ricordi, gli eventi importanti della sua vita. Tutto può essere utile al fine di raggiungere l’obbiettivo.

In questo libro, quindi, c’è tutto! Il tema del bullismo, della chiusura alla realtà attraverso la tecnologia. Non mancano gli intrighi politici, perché si sa, dove ci sono dei soldi, i potenti provano a metterci il naso. Ma Halliday non avrebbe assolutamente voluto che queste persone potessero accedere al suo patrimonio, per questo ha fatto in modo di inserire delle difficoltà nel gioco che solo dei veri appassionati possono riuscire a destreggiarsi.

Ho trovato molto coinvolgente il tema dell’amore e l’aspetto fisico che blocca le persone e che non le permette di essere se stesse e fiere di quello che sono. Perché la società ci impone dei canoni e questo provoca insicurezze.

Molto meno coinvolgenti, invece, sono le sensazioni e le emozioni di Wade. Da questo punto di vista, ho trovato la scrittura molto povera.

Però vi assicuro che ne vale davvero la pena! Fra l’altro nel 2018 è previsto anche un film con la regia di Stephen Spielberg. Quindi muovetevi a leggerlo! Vi lascio anche il trailer.

 

 

 

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