Il terzo gemello di Ken Follett – Recensione

Oggi finalmente con un po’ di calma riesco a parlarvi di qualche libro arretrato. Fra le mie ultime letture si è inserito un libricino edito Mondadori, abbastanza vecchio, ma uno di quei titoli che non muoiono mai. Si tratta de “Il terzo gemello” di Ken Follett.

13177211_895303623913566_524369868224247460_nIn questo ultimo periodo ho scoperto che non amo particolarmente i thriller psicologici o quelli con complotti di tipo politico. Al contrario mi sono appassionata ai thriller di tipo scientifico. Il terzo gemello è proprio uno di questi.

Follett in questo romanzo ci racconta la storia di Jeannie una ragazza comune, con una famiglia un po’ disagiata alle spalle, un padre in carcere e una madre che perde continuamente la memoria. Ma a parte questo, Jeannie è sempre stata una studentessa brillante e dopo l’università è stata inserita in un progetto in laboratorio.

Come sapete amo la genetica e tutto quello che c’è in provetta, per cui è stato bello scoprire pian piano quello che Jeannie stava studiando. E fra le pagine traspare l’entusiasmo con cui la ragazza lavora e sopratutto l’emozione di scoprire se la sua teoria è quella giusta.

13260193_896504117126850_2826920464733225843_nPer farla breve, Jeannie studia se il comportamento aggressivo dell’uomo ha una base genetica oppure se è frutto dell’ambiente familiare e sociale in cui vive. Per farlo però Jeannie deve trovare le uniche tipologie di soggetti al mondo che presentano lo stesso DNA, ma che hanno vissuto in posti e modi diversi, quindi, con una diversa educazione sociale. Gli unici soggetti che potrebbero avere queste caratteristiche sono i gemelli omozigoti che per qualche motivo sono stati divisi alla nascita.

Non è semplice contattare due persone che non si sono mai viste e dirgli all’improvviso: “Ciao, sai hai un gemello di cui non sapevi l’esistenza! Adesso te lo presento”. Non è solo un problema scientifico, ma diventa un problema etico. Però Jeannie non demorde, cerca di trovare un modo meno invadente per rivelare una cosa del genere. Ma in ogni caso c’è qualcuno che le mette il bastone fra le ruote!

Se indagando Jeannie scoprisse che ci sono stati nella storia degli esperimenti illegali sui gemelli? Se scoprire questi scheletri nell’armadio la portasse ad essere in pericolo di vita?

Non voglio rivelarvi di più, vi dico solo che è un thriller molto coinvolgente. Mi dispiace solo di aver capito parte dell’indagine all’inizio, ma la colpa è stata del titolo. Perché ad un certo punto è facile fare due più due. Per il resto è stata una lettura piacevole che mi ha tenuta compagnia per due viaggi in treno!

Questo è stato il primo libro che io abbia mai letto di questo autore, però ne ho un altro già in libreria, presto leggerò anche quello. Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi?
/ 5
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One Reply to “Il terzo gemello di Ken Follett – Recensione”

  1. Renato Mite says:

    Ho letto “Il terzo gemello” un po’ di tempo fa, però è uno di quei libri che ti rimangono impressi, soprattutto perché pone l’accento su ciò che la natura ci impone e ciò che noi possiamo fare per determinare la nostra vita.

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